1. Leadership confermata: Webuild e Itinera Webuild si conferma al vertice, con un fatturato che passa da 8,1 miliardi a…
1. Leadership confermata: Webuild e Itinera
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Webuild si conferma al vertice, con un fatturato che passa da 8,1 miliardi a 9,95 miliardi (+23%). Cresce fortemente anche la redditività: l’Ebitda aumenta del 70% e l’Ebit del 135%, segno di una maggiore efficienza gestionale, pur mantenendo un’elevata esposizione finanziaria (DFN negativa oltre 1,4 miliardi).
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Itinera resta stabile al secondo posto, con un fatturato in crescita del 25% (da circa 1,4 a 1,75 miliardi). La società del gruppo ASTM/Gavio mostra margini in forte recupero e un utile netto positivo, dopo le difficoltà precedenti.
2. Movimenti in Top 5
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Sicim sorpassa Pizzarotti: dal 4° posto (2022) sale al 3° nel 2023, con fatturato oltre 1,27 miliardi (+6%), trainato dall’attività all’estero (oltre 92%).
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Pizzarotti, invece, scende dal 3° al 4° posto, con una lieve flessione (-3,5%), attestandosi a 1,21 miliardi.
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Ghella mantiene il 5° posto, ma con una crescita robusta (+28%, a 1,16 miliardi), consolidando il suo ruolo nelle grandi opere sotterranee internazionali.
3. Le sorprese: Rizzani de Eccher e Salcef
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Rizzani de Eccher compie un vero balzo: dal 12° posto al 6°, con un incremento del 61% (867 milioni). La ristrutturazione societaria e le nuove commesse internazionali hanno rilanciato il gruppo.
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Salcef passa dall’11° all’8° posto, superando i 794 milioni (+41%), consolidandosi nelle infrastrutture ferroviarie.
4. Chi arretra
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Cmb scivola dal 6° all’11° posto, con ricavi in calo (-4,7%).
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Trevi retrocede dal 10° al 13°, nonostante una crescita moderata (+4%), segno di minore dinamismo rispetto ai concorrenti.
5. New entry e ritorni
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Renco entra direttamente al 14° posto (593 milioni, +34%), trainata dal settore energetico e industriale.
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Macos (27° posto) e La Cascina Costruzioni (30°) sono tra le sorprese: new entry con fatturati rispettivamente di 245 e 188 milioni.
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Baiocco Holding (50° posto) segna una crescita esplosiva (+148%), entrando in graduatoria con 124 milioni.
6. Trend generali
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Il fatturato complessivo delle prime 200 cresce del 23,9%, raggiungendo oltre 40,8 miliardi di euro.
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La proiezione internazionale si rafforza: il peso dell’estero è mediamente al 34,4%, con punte sopra il 90% per realtà come Sicim e Bonatti.
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La redditività migliora sensibilmente: l’Ebit complessivo raddoppia (+103%), mentre l’utile netto complessivo esplode (+872%), segno di un settore che, dopo anni difficili, sta recuperando margini.