Dopo aver fornito oltre 90.000 m³ di calcestruzzo ad alte prestazioni per la realizzazione della struttura progettata dal prestigioso studio…
Dopo aver fornito oltre 90.000 m³ di calcestruzzo ad alte prestazioni per la realizzazione della struttura progettata dal prestigioso studio BIG – Bjarke Ingels Group, Holcim Italia entra ora nella fase più delicata e iconica del progetto: la costruzione della copertura di CityWave, elemento architettonico distintivo che si caratterizza per le sue ardite pendenze fino a 45°.
Un materiale studiato per un’opera fuori dal comune
La copertura, oltre a rappresentare un simbolo di innovazione architettonica, costituisce una sfida ingegneristica che richiede materiali dalle performance eccezionali. Per questa fase, Holcim ha avviato la fornitura dei primi 49 m³ di Optimio XC3 C45/55 S5 Dmax 16, una miscela sviluppata per garantire resistenza, durabilità e lavorabilità elevate, anche in condizioni di getto particolarmente complesse.
Il calcestruzzo viene consegnato in carichi da 6-7 m³ ad ATB, una logistica studiata con precisione per mantenere inalterate le caratteristiche del materiale fino al momento del getto, assicurando continuità e qualità in cantiere.

Innovazione e controllo della qualità
Il progetto dimostra come la tecnologia del calcestruzzo possa evolversi per rispondere alle esigenze di un’architettura sempre più audace. Oltre alle proprietà meccaniche, la scelta di Optimio XC3 riflette un approccio orientato alla sostenibilità e alla durabilità: la miscela è progettata per resistere alle condizioni ambientali più sfidanti, riducendo al minimo gli interventi manutentivi nel lungo periodo.
Un caso emblematico per le imprese
CityWave rappresenta non solo un’opera simbolo della Milano contemporanea, ma anche un caso studio di collaborazione virtuosa tra progettisti, imprese e fornitori di materiali. Per le aziende che operano nel settore delle costruzioni, questo progetto è un esempio concreto di come la competenza tecnica e l’innovazione nei materiali possano aprire nuove possibilità, consentendo di realizzare strutture un tempo considerate irrealizzabili.
