Cantieri
L’imprenditore Gaetano Vecchio denuncia il pizzo in un cantiere, Confindustria e Ance danno sostegno

La denuncia del tentativo di estorsione legato al cantiere di Messina che ha coinvolto Cosedil e Gaetano Vecchio, presidente di…

La denuncia del tentativo di estorsione legato al cantiere di Messina che ha coinvolto Cosedil e Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia, rappresenta un passaggio di forte rilevanza per il sistema imprenditoriale siciliano e nazionale. Non si tratta di un episodio isolato, ma di una scelta che incide direttamente sul modo di fare impresa e sul rapporto tra economia, territorio e legalità.

A intervenire con una posizione netta è Confindustria Catania, che ha espresso piena solidarietà a Vecchio e all’azienda, sottolineando il valore non formale della denuncia. Come evidenziato dalla presidente Cristina Busi, resistere ai ricatti e decidere di esporsi non è mai un gesto automatico, soprattutto in contesti in cui il prezzo personale e imprenditoriale può essere elevato. Proprio per questo, tali decisioni assumono un significato che va oltre il singolo caso.

Denunciare non equivale semplicemente ad attivare un percorso giudiziario. È una presa di posizione chiara, una scelta di campo che riafferma l’esistenza di regole condivise e difende il lavoro regolare da logiche di intimidazione e silenzio. Quando il ricatto diventa una consuetudine tollerata, il rischio è quello di alterare profondamente il mercato, penalizzando le imprese corrette e indebolendo l’intero tessuto economico.

Il messaggio lanciato da Confindustria Catania è esplicito: l’associazione sarà sempre al fianco di chi fa impresa senza piegarsi. Un ruolo che non si limita alla rappresentanza, ma che assume una funzione di presidio attivo, capace di sostenere chi sceglie la strada più complessa ma necessaria. In questo quadro, il ringraziamento alle Forze dell’Ordineper il lavoro svolto non è un passaggio rituale, ma il riconoscimento di un supporto indispensabile affinché la denuncia non resti un atto isolato.

Il caso di Gaetano Vecchio e di Cosedil dimostra, ancora una volta, che la legalità non è un principio astratto, ma una pratica quotidiana fatta di decisioni concrete. Sostenere pubblicamente chi denuncia significa rafforzare un modello di sviluppo fondato sulla trasparenza, sulla concorrenza leale e sulla libertà di impresa. Un modello senza il quale non può esistere crescita economica duratura né fiducia nel sistema produttivo.

Torna indietro