Tecnologia
Robotica in cantiere: l’ascesa delle macchine movimento terra autonome

L’automazione sta entrando con forza anche nel settore delle costruzioni, tradizionalmente considerato uno degli ambiti più lenti ad adottare innovazioni…

L’automazione sta entrando con forza anche nel settore delle costruzioni, tradizionalmente considerato uno degli ambiti più lenti ad adottare innovazioni tecnologiche. Una delle novità più significative arriva da Built Robotics, startup americana con sede a San Francisco, che ha sviluppato l’Exosystem, un kit capace di trasformare escavatori e bulldozer tradizionali in mezzi a guida autonoma.

Il sistema è già stato testato con successo su macchine di brand leader come Caterpillar, Hitachi e Volvo Construction Equipment. L’Exosystem integra una combinazione di sensori LIDAR, GPS RTK, IMU (Inertial Measurement Unit) e telecamere ad alta definizione, che consentono al mezzo di orientarsi nello spazio, rilevare ostacoli e seguire percorsi programmati con elevata precisione.

Applicazioni pratiche

Le macchine autonome trovano impiego in particolare in attività ripetitive e a basso valore aggiunto, ma che comportano rischi e dispendio di tempo per gli operatori. Esempi tipici sono:

  • scavo di trincee lineari per condotte idriche, elettriche e fibre ottiche;

  • scavi preliminari per impianti fotovoltaici ed eolici;

  • movimentazione di grandi volumi di terreno in operazioni di livellamento.

Benefici per il settore

Secondo i dati diffusi da Built Robotics, l’impiego di macchine autonome può ridurre del 30% i tempi di lavorazione in alcune tipologie di progetto, abbassare significativamente i rischi per gli operatori (che passano da un ruolo attivo a uno di supervisione remota) e garantire maggiore prevedibilità nei costi di cantiere.

Implicazioni per imprese e lavoratori

L’automazione non va letta come una sostituzione totale della forza lavoro, bensì come una trasformazione del ruolo dell’operatore. Quest’ultimo diventa supervisore, programmatore e gestore di flotte di macchine, spostandosi da mansioni manuali a compiti a più alto valore tecnologico. Le imprese, dal canto loro, possono affrontare meglio la cronica carenza di manodopera qualificata, soprattutto nei mercati maturi come quello statunitense ed europeo.

Built Robotics non è l’unica realtà in questo campo: anche colossi come Caterpillar e Komatsu stanno sviluppando sistemi di automazione nativa integrati nei loro mezzi. Tuttavia, la soluzione retrofit proposta dalla startup californiana si distingue per la sua versatilità, consentendo di aggiornare macchine già operative senza dover investire in un parco mezzi completamente nuovo.

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