Normativa
Decreto Requisiti Minimi 2025: Analisi Tecnica delle Novità per l’Efficienza Energetica degli Edifici

Il 2025 segna una svolta significativa nella regolamentazione del patrimonio edilizio italiano con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Requisiti Minimi (di seguito, “Decreto 2025”).

1. Contesto Normativo e Finalità

Il Decreto 2025 recepisce e supera i precedenti Decreti Ministeriali 26/06/2015 e successivi, allineandosi agli obiettivi vincolanti dell’UE per la neutralità climatica entro il 2050. La filosofia di base si sposta dalla sola riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio (fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale, Nz,nd), verso una visione più complessa che include:

  • L’efficienza globale del sistema edificio-impianto.

  • La preparazione dell’edificio all’integrazione con le energie rinnovabili e le reti intelligenti (smart grid).

  • La resilienza climatica, considerando anche il rischio di surriscaldamento estivo.

  • La qualità dell’involucro come elemento fondamentale per il benessere e la salubrità degli ambienti.

2. Novità Principali: Un’Analisi Tecnica Dettagliata

2.1. Involucro Edilizio: Trasmittanza (U) e Ponti Termici (Ψ)

a) Trasmittanza Termica (U) – Valori Limite Inaspriti
I valori limite di trasmittanza termica per pareti, solai, coperture e finestre sono stati significativamente ridotti, con un abbattimento medio del 15-20% rispetto al DM 26/06/2015. La novità principale è l’introduzione di valori differenziati in base alla Zona Climatica e all’orientamento dell’elemento opaco.

  • Esempio Pratico – Parete verticale (Zona E, > 2400 GG):

    • DM 2015: Valore limite unico: U ≤ 0,26 W/m²K.

    • Decreto 2025: Valore limite per parete a Nord: U ≤ 0,20 W/m²K; per parete a Sud: U ≤ 0,23 W/m²K. Questo approccio favorisce un’ottimizzazione bioclimatica del progetto.

b) Ponti Termici (Ψ): Dalla Verifica all’Eliminazione
Il Decreto 2025 compie un salto qualitativo epocale: non si accontenta più della verifica del ponte termico (calcolo del Ψ), ma richiede espressamente la sua minimizzazione o eliminazione attraverso soluzioni costruttive adeguate.

  • Nuovo Requisito Obbligatorio: Il valore di trasmittanza termica lineica (Ψ) per i ponti termici più comuni (es. nodo tra parete perimetrale e solaio interpiano) non deve superare 0,05 W/mK. Questo valore, di fatto, impone l’adozione di soluzioni a cappotto continuo o di sistemi equivalenti che isolino l’intero involucro senza soluzione di continuità.

  • Verifica con Analisi FEM Obbligatoria: Per edifici di classe energetica superiore (es. NZEB avanzati) o in caso di nodi costruttivi complessi, è richiesta la verifica tramite analisi agli elementi finiti (FEM) secondo la norma UNI EN ISO 10211, con report di calcolo da allegare alla relazione tecnica.

2.2. Automazione degli Edifici (Building Automation and Control Systems – BACS)

È la novità più rivoluzionaria. Il Decreto 2025 introduce l’obbligo di dotare gli edifici di sistemi di automazione e controllo di cui alla norma UNI EN ISO 52120-1 (ex EN 15232).

  • Classi di Efficienza BACS: Viene resa obbligatoria, per gli edifici di nuova costruzione con potenza termica nominale superiore a 70 kW (ma si prevede l’estensione a soglie minori per le ristrutturazioni importanti), la Classe B (Class B – Advanced BACS).

  • Funzionalità Minime Richieste:

    1. Controllo Zonificato: Regolazione della temperatura ambiente per singola zona termica o per singola unità immobiliare.

    2. Monitoraggio Attivo: Il sistema deve essere in grado di monitorare i consumi energetici degli impianti (riscaldamento, raffrescamento, ACS, ventilazione) e segnalare perdite di efficienza o guasti.

    3. Interfaccia Utente: Dispositivi (es. termostati intelligenti) che permettano all’utente di visualizzare i consumi e ottimizzare i set-point.

    4. Funzioni di Risparmio Energetico Automatiche: Attivazione automatica delle funzioni di “setback” (riduzione temperatura) in caso di assenza degli occupanti, rilevata tramite sensori o calendari.

  • Impatto sul Calcolo della Prestazione Energetica: L’installazione di un sistema BACS di Classe B conferisce un fattore di moltiplicazione del rendimento dell’impianto (η_BACS) superiore a 1, permettendo di raggiungere più facilmente i requisiti minimi globali dell’edificio.

2.3. Verifiche e Controlli: Maggiore Rigore e Tracciabilità

Il quadro delle verifiche viene potenziato per garantire la conformità tra progetto e opera realizzata.

  • Blower Door Test Obbligatorio: La prova di tenuta all’aria (blower door test) secondo la UNI EN ISO 9972 diventa obbligatoria per tutti gli edifici di nuova costruzione e per le ristrutturazioni rilevanti, e non più solo su campione. Il valore di portata d’aria n50 deve essere attestato e allegato alla dichiarazione di conformità.

  • Relazione Tecnica di Progetto Ampliata: Deve ora includere, oltre ai calcoli energetici, anche:

    • Studio dei ponti termici con indicazione delle soluzioni costruttive e dei valori Ψ.

    • Descrizione dettagliata del sistema BACS previsto.

    • Piano di controllo in corso d’opera per la verifica della corretta posa in opera dell’isolamento.

  • Certificazione APE Dinamica (opzione avanzata): Viene introdotta la possibilità di redigere un Attestato di Prestazione Energetica “dinamico”, che tenga conto non solo dei dati di progetto, ma anche dei consumi reali monitorati dal sistema BACS nel primo anno di esercizio.

3. Adeguamenti per Allineamento alle Direttive UE

Il Decreto 2025 è lo strumento attuativo di precise direttive europee:

  • Direttiva UE 2018/844 (EPBD III): Introduce il concetto di “indicatore di intelligenza” (Smart Readiness Indicator – SRI), di cui i requisiti BACS sono il primo passo concreto.

  • Direttiva UE 2019/944 (IEM): Promuove l’integrazione degli edifici nel mercato dell’energia, preparando il terreno per meccanismi di demand response (edifici che modulano i consumi in base alle esigenze della rete).

  • Strategia “Renovation Wave”: Spinge verso standard di ristrutturazione profonda (deep renovation) che siano equivalenti a quelli per il nuovo costruito.

4. Implicazioni per Progettisti e Imprese

  1. Progettazione Integrata: È finita l’era della progettazione per compartimenti stagni. Architetti, termotecnici, impiantisti e strutturisti devono collaborare fin dalle fasi preliminari.

  2. Formazione Obbligatoria: Diventa imprescindibile l’aggiornamento su software di modellazione energetica dinamica (come EnergyPlus o TRNSYS), su metodi di calcolo FEM per i ponti termici e sulle tecnologie BACS.

  3. Costi di Costruzione: Un iniziale aumento dei costi di costruzione (5-10%) è previsto, compensato da un drastico abbattimento delle bollette energetiche e da un significativo aumento del valore dell’immobile.

  4. Controllo di Qualità in Opera: Le imprese dovranno adottare protocolli di posa più rigorosi e sottoporsi a verifiche in corso d’opera più stringenti.

Il Nuovo Decreto Requisiti Minimi 2025 rappresenta un cambio di passo necessario e ambizioso per il settore delle costruzioni italiano. Sposta l’attenzione dalla semplice compliance normativa alla qualità costruttiva globale e all’efficienza di sistema. Se da un lato presenta sfide non indifferenti in termini di competenze e investimenti, dall’altro traccia una chiara rotta verso un parco edilizio più sostenibile, resiliente e intelligente, allineando finalmente l’Italia ai migliori standard europei. La sua piena applicazione richiederà un impegno congiunto di legislatori, professionisti e imprese per tradurre i requisiti tecnici in realtà costruttive di alto livello.

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