Il 30 luglio 2025 l’ANAC ha approvato il nuovo regolamento sulla qualificazione delle stazioni appaltanti con la delibera n. 334/2025,…
Il 30 luglio 2025 l’ANAC ha approvato il nuovo regolamento sulla qualificazione delle stazioni appaltanti con la delibera n. 334/2025, introducendo un sistema più rigoroso e moderno che punta a garantire maggiore efficienza e trasparenza negli appalti pubblici italiani.
Le Novità del Nuovo Regolamento: Più Efficienza e Digitalizzazione
Il nuovo regolamento rappresenta una vera e propria svolta nel settore degli appalti pubblici, introducendo criteri di valutazione aggiornati alle esigenze contemporanee. La delibera ANAC 334/2025 risponde concretamente alle esigenze di rinnovamento e adeguamento agli standard internazionali, segnando una rottura definitiva con il passato.
Quando è Obbligatoria la Qualificazione
La qualificazione diventa indispensabile per poter gestire appalti sopra determinate soglie: lavori oltre i 500 mila euro e forniture o servizi che superano i limiti previsti per l’affidamento diretto. Questa soglia rappresenta un punto di equilibrio tra la necessità di garantire competenze adeguate e l’esigenza di non appesantire eccessivamente il sistema per gli appalti di minor valore.
Il regolamento si applica a tutte le amministrazioni aggiudicatrici, con alcune importanti esclusioni:
- I soggetti privati soggetti solo parzialmente al Codice (come i titolari di permesso di costruire per opere di urbanizzazione a scomputo)
- I Commissari straordinari che operano con ordinanze commissariali
- Le stazioni appaltanti di Presidenza della Repubblica, Camera, Senato e Corte Costituzionale
Non è richiesta la qualificazione per i lavori in somma urgenza, gli appalti esclusi nei settori ordinari e le procedure svolte all’estero.
Doppia Qualificazione: Progettazione e Esecuzione
Una delle innovazioni più significative del nuovo regolamento riguarda la distinzione tra due fasi operative distinte, ciascuna con propri requisiti specifici.
Qualificazione per la Fase di Progettazione e Affidamento
Per ottenere la qualificazione in questa fase, le stazioni appaltanti devono dimostrare:
- Competenze del personale: Presenza di dipendenti con specifiche competenze in materia di contratti pubblici e sistemi digitali
- Formazione continua: Possesso di un sistema strutturato di formazione e aggiornamento del personale
- Esperienza documentata: Numero adeguato di gare gestite di importo superiore a 150.000 euro nel quinquennio precedente
- Compliance normativa: Rispetto degli obblighi verso le banche dati ANAC
- Efficienza operativa: Tempi ridotti tra ricezione delle offerte e stipula del contratto
- Specializzazione: Competenze settoriali specifiche e capacità di aggregazione con altre stazioni appaltanti
Qualificazione per la Fase di Esecuzione
A partire dal 1° gennaio 2025, l’Allegato II.4 del Codice Appalti prevede che il sistema di qualificazione coinvolga in maniera più specifica anche la fase di esecuzione contrattuale. I requisiti richiesti sono:
- Puntualità nei pagamenti: Rispetto rigoroso dei tempi di pagamento verso i fornitori
- Trasparenza: Adempimento degli obblighi di comunicazione verso ANAC
- Aggiornamento professionale: Programmi di formazione continua del personale
L’Impatto del Correttivo 2024: Criteri Più Moderni e Pratici
Gli articoli 19 e 78 del Decreto Correttivo intervengono direttamente sul sistema di qualificazione, introducendo modifiche sostanziali che riflettono l’evoluzione del settore.
Eliminazioni Strategiche
Il Correttivo ha sapientemente eliminato alcuni requisiti che erano diventati obsoleti, come la valutazione dell’utilizzo di piattaforme telematiche, resa superflua dalla digitalizzazione obbligatoria del ciclo di vita degli appalti pubblici.
Nuovi Parametri di Valutazione
I criteri introdotti privilegiano:
- Aggregazione intelligente: Valorizzazione della collaborazione tra stazioni appaltanti per ottimizzare risorse e competenze
- Specializzazione settoriale: Riconoscimento dell’expertise in ambiti specifici
- Efficienza decisionale: Per poter gestire contratti di valore superiore alla propria fascia di qualificazione, è obbligatorio aderire a programmi di formazione continua, con un limite massimo di 115 giorni tra offerte e stipula
- Rispetto dei tempi di pagamento: Parametro cruciale per la sostenibilità dell’intero sistema
Procedura di Qualificazione: Completamente Digitale
La domanda di qualificazione deve essere presentata esclusivamente attraverso il servizio online “Qualificazioni stazioni appaltanti” sul portale ANAC. Il Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) ha la responsabilità di attestare tutti i requisiti mediante dichiarazione sostitutiva, garantendo la veridicità delle informazioni fornite.
Caratteristiche della Qualificazione
- Decorrenza: La qualificazione è acquisita alla data di presentazione della domanda
- Durata: Validità biennale
- Monitoraggio continuo: Le stazioni appaltanti qualificate devono comunicare entro 15 giorni qualsiasi perdita o riduzione dei requisiti rilevanti
- Obblighi per gli esclusi: Anche i soggetti esclusi dall’obbligo devono accedere al servizio online per dichiarare l’esclusione e ottenere il CIG
Un Percorso di Evoluzione Costante
Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti ha radici profonde nella storia recente della riforma degli appalti italiani. Già il Codice del 2016 aveva intuito la necessità di collegare le capacità operative delle stazioni appaltanti alla complessità delle gare da gestire.
L’accordo del 2022 tra ANAC e Governo per la gestione degli appalti PNRR ha accelerato questo processo, culminando nel nuovo Codice Appalti del 2023 e nel suo Correttivo del 2024. Il nuovo sistema è operativo dal 1° luglio 2025 e dunque valido anche per le istanze presentate successivamente a tale data.
Prospettive Future: Verso un Sistema Più Efficace
Il nuovo regolamento ANAC rappresenta un tassello fondamentale nel mosaico della modernizzazione degli appalti pubblici italiani. L’obiettivo è duplice: ridurre il numero di stazioni appaltanti attive, concentrando le competenze in soggetti realmente qualificati, e contemporaneamente innalzare l’efficienza complessiva del sistema.
Le prime analisi mostrano risultati incoraggianti: nel 2024, prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento, il 60% delle amministrazioni aveva già ottenuto la qualificazione per entrambi i settori (lavori e servizi/forniture), dimostrando la capacità del sistema di adattarsi ai nuovi standard.
Con l’introduzione della delibera 334/2025, l’Italia si avvia verso un sistema di appalti pubblici più moderno, efficiente e trasparente, in grado di rispondere alle sfide del futuro mantenendo al centro la qualità dei servizi e la tutela dell’interesse pubblico.