La transizione ecologica e digitale non può prescindere dall’edilizia, settore responsabile di una quota significativa delle emissioni e dei consumi…
La transizione ecologica e digitale non può prescindere dall’edilizia, settore responsabile di una quota significativa delle emissioni e dei consumi energetici a livello globale. Per rispondere a queste sfide, l’UNI ha introdotto la nuova norma UNI 11973:2025, destinata a diventare uno strumento cardine per la progettazione e la gestione degli edifici sostenibili.
A differenza della UNI/PdR 13, che fornisce prassi operative focalizzate sulla sostenibilità ambientale, la UNI 11973:2025 propone un modello metodologico integrato che unisce quattro dimensioni fondamentali:
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Sostenibilità ambientale, intesa come riduzione dell’impronta ecologica, ottimizzazione del consumo di risorse idriche ed energetiche e contenimento delle emissioni climalteranti.
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Efficienza energetica, con criteri di progettazione e gestione degli impianti che favoriscono l’uso di rinnovabili, sistemi di accumulo e smart grid.
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Digitalizzazione, attraverso l’impiego del Building Information Modeling (BIM), la gestione dei dati e l’interoperabilità con piattaforme di smart city.
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Integrazione urbana, affinché gli edifici dialoghino attivamente con il contesto circostante, diventando nodi di reti infrastrutturali (energetiche, idriche, di mobilità).
Uno degli elementi di maggiore innovazione è proprio l’approccio sistemico: l’edificio non è più considerato come un’entità isolata, ma come parte integrante di un ecosistema urbano intelligente, capace di interagire con infrastrutture pubbliche e servizi digitali.
La UNI 11973:2025 non ha valore obbligatorio, ma rappresenta un voluntary standard che può diventare un vantaggio competitivo per:
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amministrazioni pubbliche, che trovano uno strumento di supporto per bandi e appalti orientati alla qualità;
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progettisti e imprese, che possono applicare criteri univoci e certificabili per distinguersi sul mercato;
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investitori e sviluppatori immobiliari, interessati a incrementare il valore degli immobili attraverso la certificazione di sostenibilità e l’attrattività verso locatari attenti alla responsabilità ambientale.
In prospettiva, la UNI 11973:2025 potrà fungere da ponte tra politiche europee e prassi operative locali, rendendo più agevole il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Green Deal e dalle strategie di decarbonizzazione.