Normativa
Edilizia sostenibile: l’aggiornamento della UNI/PdR 13:2025 e la sfida dei nuovi criteri ambientali

L’edilizia è uno dei settori che maggiormente incidono sull’ambiente, sia in termini di consumo di risorse che di emissioni climalteranti….

L’edilizia è uno dei settori che maggiormente incidono sull’ambiente, sia in termini di consumo di risorse che di emissioni climalteranti. Per questa ragione, negli ultimi anni si è assistito a una progressiva trasformazione delle normative tecniche, sempre più orientate verso la sostenibilità e l’efficienza. In questo quadro si inserisce l’aggiornamento della UNI/PdR 13:2025, la prassi di riferimento che fornisce linee guida operative per la progettazione, la realizzazione e la gestione di opere edilizie a ridotto impatto ambientale.

La revisione della PdR si rende necessaria per garantire una piena coerenza con le più recenti direttive europee sulla transizione ecologica e, soprattutto, con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) introdotti negli appalti pubblici. I CAM sono oggi lo strumento cardine attraverso cui la Pubblica Amministrazione orienta il mercato delle costruzioni verso l’innovazione e la sostenibilità, imponendo l’uso di materiali certificati, processi produttivi a basso consumo di energia e soluzioni costruttive rispettose dell’ambiente.

L’aggiornamento della UNI/PdR 13:2025 prevede, tra i principali punti di innovazione:

  • Centralità del ciclo di vita: valutazioni più dettagliate relative a LCA (Life Cycle Assessment) e LCC (Life Cycle Cost), per misurare non solo l’impatto ambientale ma anche la sostenibilità economica lungo tutto l’arco di vita dell’opera.

  • Economia circolare: incentivazione all’impiego di materiali riciclati, riutilizzabili o facilmente smontabili, al fine di ridurre la produzione di rifiuti da demolizione.

  • Prestazioni energetiche più stringenti: aggiornamento dei parametri di efficienza in linea con la strategia europea Fit for 55 e con la Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive).

  • Maggiore attenzione alla qualità ambientale interna: benessere degli occupanti, qualità dell’aria indoor, comfort acustico e illuminotecnico come requisiti essenziali.

  • Allineamento con gli strumenti di rating internazionali: armonizzazione con protocolli come LEED, BREEAM ed Envision, per facilitare la competitività delle imprese italiane anche sui mercati esteri.

L’impatto di questo aggiornamento sarà duplice: da un lato fornirà alle imprese un riferimento tecnico certo per la partecipazione alle gare pubbliche, dall’altro metterà a disposizione dei progettisti strumenti concreti per sviluppare soluzioni edilizie più innovative e conformi agli obiettivi di neutralità climatica 2050.

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