La International Federation of Landscape Architects (IFLA) ha insignito Günther Vogt del Sir Geoffrey Jellicoe Award 2025, il massimo riconoscimento…
La International Federation of Landscape Architects (IFLA) ha insignito Günther Vogt del Sir Geoffrey Jellicoe Award 2025, il massimo riconoscimento internazionale nel campo dell’architettura del paesaggio. Istituito nel 2004, il premio viene conferito a professionisti viventi che abbiano contribuito in maniera duratura e significativa all’evoluzione della disciplina a livello globale.
Fondatore dello studio Vogt Landschaftsarchitekten (2000), con sedi a Zurigo, Berlino, Londra e Parigi, Vogt ha sviluppato un linguaggio progettuale che si distingue per la capacità di coniugare ecologia, cultura e spazio urbano. Le sue opere rivelano un approccio metodico ma poetico, dove l’analisi del contesto, la memoria dei luoghi e le dinamiche sociali diventano elementi centrali nella definizione del progetto.

Transforming Tate Modern, London The Layers of the Landscape – © Studio VOGT
Tra i lavori più rappresentativi si segnalano:
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Masdar City, Abu Dhabi: un intervento pionieristico in cui la progettazione paesaggistica diventa strumento per la mitigazione climatica in un contesto desertico.
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Tate Modern Garden, Londra: spazio che coniuga natura, arte e fruizione pubblica, integrandosi con l’iconico museo di Herzog & de Meuron.
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Novartis Campus, Basilea: un paesaggio corporate che fonde sostenibilità e qualità spaziale, ridefinendo l’idea di campus aziendale.
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Museum of English Rural Life, Reading: un progetto che interpreta il paesaggio agricolo e culturale, restituendolo come patrimonio condiviso.
Parallelamente alla pratica professionale, Vogt ha svolto un ruolo determinante come professore di Architettura del Paesaggio all’ETH di Zurigo (2005–2022), dove ha formato un’intera generazione di progettisti. Il suo insegnamento ha promosso una visione del paesaggio come sistema vivo, interconnesso con l’ecologia, la memoria storica e le dinamiche urbane.
Nella motivazione ufficiale, la giuria IFLA ha sottolineato come le opere e l’attività accademica di Vogt abbiano avuto “un impatto profondo e duraturo sull’avanzamento globale dell’architettura del paesaggio”. Il riconoscimento è stato conferito durante il Congresso Mondiale IFLA 2025 a Nantes, dove Vogt ha tenuto una lectio magistralis sulle sfide del presente: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, trasformazioni urbane.
Il premio a Günther Vogt non celebra soltanto un percorso individuale, ma riafferma la missione stessa dell’architettura del paesaggio contemporanea: disegnare spazi che siano al tempo stesso opere d’arte, infrastrutture ecologiche e luoghi di coesione sociale.

The Green – Novartis Campus, Basel Geological Mimesis – © Studio VOGT