Appalti
Quattro nuovi impianti fotovoltaici al Centro Agroalimentare Roma: aggiudicato l’appalto da oltre 2,3 milioni di euro

Il Centro Agroalimentare Roma ha aggiudicato al Consorzio Stabile Numen l’appalto da 2,3 milioni di euro per la realizzazione di quattro impianti fotovoltaici da 1,527 MW complessivi. L’intervento, finanziato con i fondi PNRR, sarà completato in 180 giorni e segna un passo importante verso la sostenibilità energetica della logistica agroalimentare.

Il Centro Agroalimentare Roma (C.A.R. S.C.P.A.), una delle più importanti realtà logistiche e distributive italiane nel settore alimentare, ha compiuto un nuovo passo verso la sostenibilità energetica. È stato infatti aggiudicato l’appalto pubblico per la realizzazione di quattro impianti fotovoltaici con una potenza complessiva pari a 1,527 MW, da costruire all’interno delle aree di proprietà della struttura di Guidonia Montecelio.

Il progetto si inserisce nel quadro degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nello specifico nella Missione 2, Componente 1, Investimento 2.1 dedicato allo “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare”. Una linea d’azione che punta a migliorare l’efficienza energetica, la sostenibilità e la competitività delle filiere agroalimentari italiane attraverso investimenti in infrastrutture moderne e innovative.


L’appalto e i numeri principali

La procedura, gestita in modalità aperta, partiva da un valore stimato di 2.637.045,01 euro al netto dell’IVA. L’aggiudicazione è stata formalizzata il 2 settembre 2025, con un importo definitivo di 2.316.582,87 euro. I lavori avranno inizio il 30 settembre 2025 e si concluderanno entro 180 giorni.

Il criterio di selezione utilizzato è stato quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, applicato mediante formula quadratica. Questo approccio consente di bilanciare la qualità tecnica delle proposte con gli aspetti economici, premiando le soluzioni che garantiscono un miglior rapporto tra costi e benefici.


L’impresa aggiudicataria

Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il Consorzio Stabile Numen. L’impresa, che ha presentato un’offerta competitiva, gestirà direttamente una parte dei lavori e ne affiderà in subappalto circa il 49%, per un valore complessivo di 1.135.125,60 euro.

Il consorzio è una realtà consolidata nel settore delle costruzioni e delle opere pubbliche, con esperienze maturate in progetti di rilevanza nazionale. La sua selezione rafforza l’idea di voler affidare un’opera complessa a un soggetto in grado di garantire competenze tecniche, solidità finanziaria e capacità organizzative.


Il ruolo del Centro Agroalimentare Roma

Il C.A.R. rappresenta un nodo strategico per la distribuzione alimentare dell’Italia centrale e non solo. Situato a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, ospita centinaia di operatori e movimenta ogni giorno tonnellate di prodotti ortofrutticoli, ittici e agroalimentari destinati a mercati, supermercati, ristorazione e grande distribuzione.

L’introduzione di impianti fotovoltaici di ultima generazione permetterà di ridurre in maniera significativa il consumo energetico tradizionale, generando energia pulita e contribuendo a diminuire le emissioni di CO₂. Un passo che va nella direzione della transizione ecologica, obiettivo chiave del PNRR e delle politiche europee in materia di sostenibilità.


La procedura e la trasparenza

Alla gara hanno partecipato 36 operatori economici, con invio delle offerte in modalità elettronica. La competizione tra le imprese ha permesso di ottenere un ribasso consistente rispetto al valore stimato iniziale, a conferma dell’interesse suscitato da questo tipo di appalti.

La procedura è stata condotta nel rispetto della normativa europea sugli appalti pubblici, in particolare della Direttiva 2014/24/UE, che regola le modalità di affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture negli Stati membri. In caso di contenziosi o ricorsi, l’organo di revisione competente è il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, con sede a Roma, cui è possibile rivolgersi entro 30 giorni dalla pubblicazione degli atti.

Torna indietro