Progettazione
Countryside: A Place to Live, Not to Leave

Il tema dell’abitare rurale torna al centro del dibattito architettonico e urbano con l’esposizione Countryside: A Place to Live, Not…

Il tema dell’abitare rurale torna al centro del dibattito architettonico e urbano con l’esposizione Countryside: A Place to Live, Not to Leave curata da AMO, il think-tank di OMA, a Doha. L’installazione, visitabile fino al 30 giugno 2026, indaga come le aree rurali, dall’Africa orientale al Medio Oriente e all’Asia centrale, stiano evolvendo da “luoghi da abbandonare” a spazi di vita, produzione e innovazione.

Contesto e obiettivi
La mostra prosegue la ricerca avviata con Countryside, The Future presentata al Guggenheim Museum di New York nel 2020, ampliandola verso un corridoio geografico definito “the Arc”, che attraversa regioni tradizionalmente marginali rispetto alle grandi metropoli. L’obiettivo è duplice: da un lato, mappare e visualizzare le trasformazioni in atto nei territori rurali – agricoltura, energia, habitat umano – e dall’altro ribaltare la narrazione urbana-centrica, mostrando che la campagna può essere luogo di innovazione e resilienza.

Struttura dell’esposizione
La mostra è articolata su due sedi complementari a Doha: il National Museum of Qatar, dove viene presentata la cornice narrativa e concettuale, e la Qatar Preparatory School, che funge da “laboratorio vivo” in cui aule, spazi esterni e serre vengono trasformati in officine di sperimentazione.
Al National Museum la mostra introduce i principali temi – demografia rurale, paesaggio, energia, produzione agricola – e inquadra l’“Arc” come un sistema emergente. Alla Qatar Preparatory School, l’ambiente educativo diventa campo sperimentale: serre, coltivazioni verticali e sistemi di irrigazione innovativi testano soluzioni adattate ai contesti desertici.

Contributi chiave e metodologia
La mostra nasce da una collaborazione internazionale fra università e istituti di ricerca, tra cui Harvard GSD, MIT e TU Delft, che hanno fornito dati, modelli e scenari progettuali. L’approccio è ibrido e multidisciplinare: cartografie, modelli interattivi e visualizzazioni immersive si combinano per offrire una visione sistemica delle campagne globali.

Apporto dello studio Behind Products
Lo studio creativo Behind Products™, con sede a Parigi, ha contribuito alla realizzazione della mostra attraverso lo sviluppo di modelli tridimensionali, visualizzazioni concettuali e dispositivi immersivi che traducono la ricerca di AMO in forme esperienziali.
Il loro intervento si concentra sull’analisi delle trasformazioni dello spazio rurale-industriale, interpretando l’abitare, la produzione agricola e l’energia come componenti integrate di un unico ecosistema. Il contributo dello studio ha arricchito l’esposizione con una dimensione visiva e narrativa capace di rendere accessibili temi complessi a un pubblico ampio, ponendo il design come mediatore tra ricerca e percezione collettiva.

Implicazioni per il settore edilizio e della progettazione
Per i professionisti dell’edilizia e delle infrastrutture, la mostra suggerisce alcune prospettive strategiche:

  • le aree non urbane diventano opportunità di sviluppo produttivo e sociale, non più semplici periferie ma campi di innovazione;

  • tecnologie come agricoltura verticale, energie rinnovabili e modelli abitativi ibridi vanno integrate sin dalle prime fasi di progettazione;

  • il paesaggio è risorsa attiva della progettazione, non vincolo;

  • emerge la necessità di nuovi criteri progettuali che uniscano abitare, produzione e sostenibilità ambientale.

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