Il 2025 si apre con una flessione significativa per il comparto dei servizi di ingegneria e architettura in Italia. Nei primi due mesi dell’anno, il mercato ha registrato un calo del 25,5% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024, evidenziando difficoltà strutturali e rallentamenti negli investimenti pubblici.

L’unico elemento positivo è rappresentato dal maxi bando di Autostrade per l’Italia (ASPI), che ha temporaneamente compensato la contrazione con un incremento del 67% su base mensile. Tuttavia, escluso questo evento straordinario, il quadro rimane critico per molte realtà professionali, soprattutto per le piccole e medie società di progettazione.

Le cause principali della frenata risiedono nella complessità normativa, nei tempi lunghi di approvazione dei progetti e nella fase di assestamento del nuovo Codice degli Appalti. Molti bandi, infatti, risultano rallentati o sospesi in attesa di chiarimenti applicativi, con conseguente riduzione delle opportunità per professionisti e imprese del settore.

Per superare questa fase di incertezza, sarà cruciale rafforzare la capacità amministrativa delle stazioni appaltanti e puntare su strumenti digitali e piattaforme telematiche, in grado di garantire maggiore efficienza e trasparenza.

Il settore dei servizi tecnici resta comunque un pilastro fondamentale per la realizzazione delle grandi opere e per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR. Il monitoraggio dei prossimi mesi sarà determinante per capire se si tratta di una flessione temporanea o di una tendenza strutturale da correggere con interventi mirati.

• MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

• ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione

• Gazzetta Ufficiale – Normativa Appalti